FAQ

  1. Come si svolgerà la visita?
  • Visita medico-specialistica

Necessaria per valutare un percorso dietoterapeutico personalizzato. Sarà prima di tutto svolta un’anamnesi patologica remota e prossima. A tale scopo si raccomanda di portare con sé gli ultimi esami ematochimici effettuati e referti o ulteriori indagini diagnostiche svolte entro l’anno in corso. Si ricorda inoltre che sarà importante riferire eventuali terapie farmacologiche in atto.

  • Anamnesi alimentare

Sarà indagato il vostro stile di vita, con particolare attenzione alle vostre abitudini alimentari, al vostro rapporto con il cibo, ad eventuali approcci dietetici già effettuati in passato e criticità riscontrate, al fine di individuare insieme il modo più idoneo ed efficace per intraprendere il nuovo percorso.

  • Raccolta dati antropometrici

Saranno rilevati peso, altezza, circonferenze e pliche sottocutanee. La comunicazione di tali dati dipende dalla vostra volontà di venirne a conoscenza. In caso contrario, resteranno dati non riferiti ed esclusivamente riportati sulla cartella clinica.

  • Bioimpedenziometria

E’ un esame non invasivo e molto rapido che serve per un’analisi qualitativa e quantitativa della composizione corporea. Si raccomanda di evitare di mettere creme o olio idratanti sulle mani e sui piedi, in quanto potrebbero interferire con l’accuratezza del risultato. I risultati saranno refertati in un secondo momento e consegnati al momento del ritiro dello schema alimentare.

 

  1. Quanto durano le visite?

La prima visita ha la durata di circa un’ora, mentre le visite di controllo durano circa mezz’ora.

 

  1. Con quale frequenza saranno effettuate le visite di controllo?

La frequenza delle visite di controllo dipende da diversi fattori, primo tra tutti le vostre esigenze e la necessità stabilita in base alle condizioni cliniche evidenziate. In media, la distanza tra un controllo e l’altro è di un mese. In alcuni casi è possibile stabilire brevi controlli anche a distanza di una o due settimane. Con il progredire della terapia, le visite di controllo potrebbero diradarsi, sempre previo accordo.

 

  1. Che tipo di dieta fa? Devo pesare tutto?

E’ una domanda ricorrente alla quale rispondo malvolentieri. Parto dal presupposto che l’approccio ad un percorso dietoterapeutico debba essere personalizzato; di conseguenza, essendo ogni persona diversa l’una dall’altra, ci sarà chi preferirà un intervento più rigido e si sentirà più rassicurato dal pesare gli alimenti, e chi invece preferirà un intervento più libero e meno vincolante. Con alcuni di voi potrei utilizzare una dieta equilibrata, con altri una dieta proteica, o passare dall’una all’altra nel corso della terapia. In ogni caso, l’obiettivo sarà quello di fornirvi un’educazione alimentare volta al raggiungimento di un obiettivo ponderale e al mantenimento di questo nel lungo termine.