È domenica mattina, e siamo in zona rossa. Sono le 11, e, ebbene sì, sono ancora a letto. Da circa un’ora leggo articoli, sfoglio riviste, inseguo idee. Alterno “La Cucina Italiana” a PubMed, penso al crumble alle mele di ieri sera (bono!) e mi viene in mente di scrivere un pezzo sulle mele. Ma no, dai. Delle mele sapete sicuramente tutto.
Quasi quasi scrivo due righe sui benefici dell’OLEUROPEINA.
Non vuole
per crescere, che aria, che sole,
che tempo, l’ulivo!
Nei massi le barbe, e nel cielo
le piccole foglie d’argento!
Serbate a più gracile stelo
più soffici zolle!
Tra i massi s’avvinghia, e non cede
se i massi non cedono, al vento.
(G.Pascoli – La canzone dell’ulivo)
(La domenica è così poetica)
Scusate la distrazione, torniamo a noi.
Lo sapevate che l’oleuropeina è il principale responsabile dell’attività antiossidante dell’olivo? Ha effetti antiossidanti e antinfiammatori, migliora la resistenza insulinica nei soggetti con obesità e a rischio di diabete di tipo 2, migliora il quadro lipidico (il colesterolo, per intenderci). E sembra abbia un ruolo anche nella prevenzione dei tumori (ci sono sempre più studi ad indagarne i meccanismi d’azione e le correlazioni con il cancro). In realtà, però, si trova in concentrazioni maggiori nelle foglie della pianta piuttosto che nell’olio di oliva (anche perché gli conferirebbe un sapore molto amaro). Quindi, se stavate visualizzando già la “fiera della frittura” a casa vostra o la “sagra del condimento libero e felice”, fermatevi. Non è la soluzione.
Ci sono integratori specifici, eventualmente, che il vostro medico o lo specialista può consigliarvi, dopo aver valutato le vostre condizioni di salute.
Ricordatevi che un articolo informativo non deve essere mai interpretato come consiglio o prescrizione medica. E che ogni persona è un caso a sé. E che anche l’uso inappropriato, eccessivo o non indicato di integratori “naturali”, può generare effetti collaterali.
Buona domenica!