Il fatto è questo. Lasciatemi sfogare. Nell’immaginario di molte persone con le quali sono venuta a contatto grazie alla mia professione, il dietologo è una persona triste, che a cena fuori conta le calorie di ciò che mangia, che sceglie una insalatina o insalatona a seconda di quanta fame ha il suo povero corpo costretto a stenti inenarrabili e sottoposto a restrizione forzata di tutto ciò che è PIACERE.
Dunque. NO. NON È COSÌ. Perché vi dico questo? Perché seguire uno stile di vita sano NON è triste. E se Laura, dietologa, vi mostra la cena di domenica scorsa, magari potrete togliervi dalla testa quell’idea malsana che vi allontana da una buona educazione alimentare. Il punto è che avere una buona educazione alimentare è un’ottima base per costruire un rapporto con il cibo sano e sereno (ovviamente, ogni persona è a sé, e necessita di un approccio personalizzato, ma diciamo che la partenza comune è questa).
Di seguito, quindi, diapositiva di insalatina con tartufo, mozzarella e tartare di Chianina. Accompagnata da birra chiara.
P.s. Non vi affianco foto di insalatina con acciughe sotto pesto, burrata e capperi, solo perché è venuta sfuocata (no, non ero ubriaca!). Ma lo ammetto, ho fatto metà e metà.
NB: se la mangiate tutte le sere NON VA BENE.